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I venti di guerra tra Stati Uniti e Iran hanno fatto impennare il prezzo dell’oro che ha raggiunto i 1.600 dollari l’oncia

Prezzo dell’oro alle stelle. Le ultime scaramucce militari tra Stati Uniti e Iran hanno destabilizzato i mercati spingendo a 1.600 dollari l’oncia il costo del metallo giallo. Un vero e proprio rally era però già stato registrato dalle fine di dicembre. Quali i motivi dunque di questa impennata?

ORO BENE DI RIFUGIO

Alcuni investitori hanno reagito all’escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente acquistando oro come bene di rifugio. Se la situazione dovesse degenerare in una vera e propria guerra ciò porterebbe gli Stati Uniti ad applicare ulteriori politiche monetarie e fiscali espansive. L’aumento del prezzo dell’oro è quindi dovuto più al rischio di rendimenti reali più bassi che a alle conseguenze di un conflitto armato con l’Iran.

ALLOCAZIONE SULL’ORO

Gli istituti bancari stanno prendendo in considerazione l’allocazione sull’oro, visto che i massimi del terzo trimestre 2019 saranno probabilmente superati. Le allocazioni istituzionali sono ai minimi storici: questo comporterà uno spostamento di liquidità dai veicoli alternativi long-only verso quelli monetari assicurativi. L’oro è uno strumento a rischio zero per le banche centrali e per i grandi investitori, sopratutto asiatici.